
AltaRoma Roma 12/17 luglio 2002

Passi di danza classica in abito rosso discreto, introducono la donna Garbo. Sfila un elegante asimmetria della silhouette, che ripercorre i decori floreali del ‘700 veneziano. L’abito dal celeste pastello in brillante nido d’ape, il corpetto in lana e paillettes sui pantaloni di raso bianchi, la mise beige ricamata da foglie autunnali e i morbidi strascichi di velluto misto al satin, ricordano i colori delle antiche murrine. Uno stacco ci è dato dal denim, sempre misto, però, alla tradizione, grazie al patchwork dei pizzi.
Ha assistito a tutte le sfilate dell’Alta moda romana iniziate sabato 13 luglio, e poi lunedì mattina all’Auditorium è arrivato il suo turno. E’ Yumi Katsura, la stilista giapponese che per il quinto anno consecutivo ha presentato la sua collezione a Roma. Ma doveva sbalordire, come solo gli orientali sanno fare, e si è portata al seguito trenta fioristi nipponici che hanno addobbato con coloratissime decorazioni floreali i corridoi che conducevano nella sala della sfilata. Rose, gelsi, orchidee sono la vera passione della stilista, e la sua collezione si chiama infatti “Fiori”.
Tra atmosfere d’incanto, scene del passato, emozioni ancora vive, nel cuore sacro di Roma, Piazza Del Campidoglio, venerdì 11 luglio, sfila la “Moda da Oscar”.A colorare il particolare set è la fantastica luce del maestro Vittorio Storaro (tre volte Premio Oscar). Con la luce bianca posta nel cerchio, simbolo della perfezione, dell’orologio dei musei capitolini, scomposta poi, nei quattro colori base, Storaro racconta una antica storia trasmettendola ai nostri sensi. È così che chiama in causa i quattro elementi: acqua, terra, fuoco, aria.L’acqua che discende dalla Dea Roma di Michelangelo, arriva, scorrendo lungo la scalinata, sulla terra, portando sapienza e delineando così un varco che intima rispetto per chiunque voglia salire sul colle.
Sensuali passi di tango argentino sono il cuore oscuro della collezione “total white” di Patrizia Pieroni.Creature lunari, dalla pelle lattea, interpretano, sui versi brucianti di Borges, letti magistralmente da Daniele Formica, abiti dalle pieghe morbide, che coprono dolcemente la silhouette eterea. Nell’insieme infinito delle sfumature del bianco, l’abito lungo in carezzevole lana cotta, gli eleganti pantaloni in satin di seta, la gentile maglia di mohair trasparente e la calda capra argentina per la notte fredda, danno volto alla donna dai mille aspetti, come la luna nuova di sera.Questa è la donna che Patrizia Pieroni propone nel suo “Arsenale”.
Il primo giorno della kermesse romana dedicata all’alta moda verrà senz’altro ricordato per via delle scuole che hanno approfittato dell’occasione per portare in passerella le creazioni degli allievi neo diplomati; in particolare hanno sfilato all’auditorium: Istituto Europeo di Design, Accademia Koefia, Istituto Superiore di Design, Ida Ferri, Accademia di Viterbo, Accademia nazionale dei sartori.L’Istituto europeo di design ha portato in passerella una collezione ispirata alla natura, in particolare gli studenti attraverso le loro collezioni hanno rappresentato i repentini mutamenti della natura che senza
preavviso modifica l’aspetto delle cose: cataclismi naturali, eruzioni, temporali e così via; non c’è via di scampo di fronte all’inesorabile forza della natura.
Non la solita sfilata ma un vero e proprio show televisivo: Grace Pear, al secolo Graziella Pera, scende in passerella all’Auditorium romano lunedì pomeriggio e offre uno spettacolo molto particolare, in due atti. Il primo vede protagoniste le Finger Prints, un gruppo musicale pop composto da cinque ragazze, che mentre sfilano cantano il loro ultimo singolo “When I fall in love”; la seconda parte invece è tutta dedicata al Bagaglino, teatro per il quale la stilista cura i costumi.
Giovani emozioni dai passi sicuri, il 14 luglio durante la settimana dell’alta moda, calcano la passerella presso l’imponente e suggestivo Auditorium di Roma, opera della genialità architettonica di Renzo Piano. Gli allievi dell’Accademia Altieri, dopo una “Sera d’Estate”, in un secondo incontro con la celebre conceria Martucci, sfilano sul tema del contrasto bianco-nero.Un sole bianco dai raggi neri, che veste con sensualità il corpo di una donna, è la stella fissa intorno alla quale gravitano le opposizioni che appartengono al mondo.
Il giorno 17 luglio nel raffinato ristorante “Cochon das mon jardin”, ubicato in via Antonelli, nel prestigioso quartiere Parioli, è stato offerto un succulento e variegato brunch alla stampa internazionale, che spaziava dalla deliziosa pizza, ai casalinghi maccheroni, dal raffinato risotto al radicchio al delicato rosbeef. Durante lo svolgimento del pranzo, tra i tavoli, dove i circa trenta giornalisti erano impegnati a gustare i deliziosi manicaretti, hanno sfilato statuarie modelle che indossavano giovanili e stravaganti abiti: le creazioni sono state le tre premiate la sera del 14 luglio, in seguito alla sfilata della rinomata Accademia Altieri e realizzate da tre studenti della scuola stessa, giovani promesse della moda italiana.
A settimana dell’alta moda conclusa possiamo proprio dire che Roma è ritornata ai tempi della “dolce vita”. L’atmosfera che si respirava in molte presentazioni non lasciava dubbi. Ogni giorno si rincorrevano gli inviti ai party più esclusivi. Ma in particolare l’apoteosi si è raggiunta negli ultimi due giorni della kermesse romana: Martedì è stato il giorno di Giorgio Armani e Roberto Cavalli. Entrambi gli stilisti, mostri sacri del fashion-system, hanno inaugurato i loro nuovi punti vendita monomarca a Roma.