Gli origami Yumi Katsura

Ha assistito a tutte le sfilate dell’Alta moda romana iniziate sabato 13 luglio, e poi lunedì mattina all’Auditorium è arrivato il suo turno. E’ Yumi Katsura, la stilista giapponese che per il quinto anno consecutivo ha presentato la sua collezione a Roma. Ma doveva sbalordire, come solo gli orientali sanno fare, e si è portata al seguito trenta fioristi nipponici che hanno addobbato con coloratissime decorazioni floreali i corridoi che conducevano nella sala della sfilata. Rose, gelsi, orchidee sono la vera passione della stilista, e la sua collezione si chiama infatti “Fiori”.
La Katsura ha offerto alla platea una donna romantica, con abiti ottocenteschi, gonne larghissime abbinate a bustini sagomati, e lunghi strascichi. L’oro e l’argento padroneggiano, insieme con fiori di narciso e origami intrecciati con canne di bambù. I vestiti assumono sul corpo linee tridimensionali grazie alll’uso di tecniche particolari di piegature, tagli e intrecci che si uniscono tra loro secondo una tradizione ispirata ad antichi riti mistici. Dall’Oriente arriva anche la raffinatissima carta washi che, intagliata con petali di vari fiori, crea un effetto che ricorda la seta. Un trionfo di colori che vanno dal beige al rosso, dal verde al blu, con poco spazio per le tinte neutre come il bianco e il nero. Ma la vera rarità sono gli abiti che al buio si illuminano. Alberi di Natale, o forse preziosi gioielli, con la batteria di un telefonino. Tutto ciò è possibile grazie a fibre ottiche intessute e ricamate insieme con crini di cavallo.Alla fine sono arrivati gli sposi: per lei un prezioso kimono bianco con accessori dorati; per lui grigio e nero, con disegni floreali dipinti con pigmenti che irradiano la luce scomponendola in un arcobaleno di colori. D’alto calibro anche il bouchet: ikebana e lanterne cinesi punteggiate con fiori.
Non è una donna comune quella di Yumi Katsura, ma la stilista giapponese vende in tutto il mondo. Ed anche a Roma al pubblico è piaciuta.

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