Ha la forma di un triangolo la sfida italiana allo strapotere francese in fatto di quaderni di tendenza, “una sorgente di acqua viva e pura per gli assetati di idee, l’origine e la causa delle anticipazioni cromatiche e materiche”.
Ma facciamo un passo indietro. Cosa sono i fashion trend books o quaderni di tendenza? In pratica una ricerca a 360° di tutto ciò che farà tendenza, una traccia fondamentale fornita agli addetti ai lavori, per orientare le proprie collezioni in fatto di filati, tessuti, linee stilistiche.
Il costume, il cinema, la musica, la cronaca internazionale, vengono sondate, analizzate, scomposte e ricomposte attraverso un meticoloso processo di marketing, alla ricerca della moda che verrà.
Creativi e non solo concorrono alla definizione di questi grossi book ricchi di risorse e studi, un lavoro non semplice che vedeva protagonista assoluta la Francia, almeno fino ad oggi.
A lanciare il primo quaderno di tendenza tutto italiano è il Gruppo Creativi Associati, una realtà giovane e dinamica del biellese, provincia nota per la produzione di tessuti pregiati.
Un archivio di circa 50.000 disegni catalogati per stile, più di 5.000 capi modello, una ricchissima biblioteca del tessile che tra gli altri conta volumi d’epoca (fine ‘800, primi ‘900) di provenienza francese e non solo, sono alcuni dei numeri che la G.C.A. può vantare al suo attivo.
Ma per capire meglio questo progetto e la realtà che c’è dietro, scambiamo due battute con Massimiliano Lombardo, marketing manager del gruppo.
Come nasce l’idea di un quaderno di tendenza italiano?
Cominciamo col dire che la nostra è una zona particolarmente sensibile al mercato del tessile e ci siamo chiesti perché non creare un prodotto tutto italiano, ricercando quello stile, che insieme a quello francese, detta le regole del tessile-abbigliamento in tutto il mondo.
Abbiamo così creato un gruppo di ricerca a livello stilistico, creativo, produttivo, composto da professionisti che operano quotidianamente nel tessile e nel quale ognuno ha portato la sua esperienza personale, orientata a creare un vero e proprio strumento di lavoro per gli operatori del settore moda e non solo.
Quali le vostre ambizioni?
Promuovere il prodotto italiano presso il maggior numero di creativi possibili, italiani e non, attraverso un book di tendenza alternativo e nuovo rispetto a quelli tradizionali, in gran parte francesi.
L’idea del triangolo?
È il filo conduttore del nostro progetto, il triangolo come elemento filosofico oltre che strumento di lavoro. Abbiamo voluto creare un prodotto innovativo, con una forte identità visiva e immediatamente riconoscibile.
The Source.
E’ il book filosofico, rivolto a chi scrive di moda o ne segue gli sviluppi al di fuori di un circuito creativo e produttivo, al quale verrà affiancato Fabrics, il book più di contenuto e di ricerca, studiato per i designers.
Il lancio ufficiale del “Triangolo” avverrà in occasione di Première Vision, il Salone Internazionale dei tessuti per l’abbigliamento, che si svolgerà a Parigi nel febbraio del 2002, e in cui verranno presentati i book per la stagione autunno-inverno 2003/04.
