Dopo gli Hipster la moda scopre gli Yuccie

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[caption id="attachment_3353" align="alignleft" width="193"]collezione_Giorgio_Armanicollezione_Giorgio_Armani[/caption]{jcomments on}Al motto: “Creativi si, coglioni no!”, si fa strada la nuova tendenza della moda maschile. O meglio, più che di una tendenza, possiamo definirla un modo di essere, un senso di appartenenza. Stiamo parlando degli “Yuccie”. Acronimo che significa: “Young Urban Creatives” (giovani creativi metropolitani). L’identikit dello “Yuccie” è uscito fuori da un articolo pubblicato, qualche tempo fa, dal giornalista americano David Infante sul sito Mashable.com. Articolo diventato subito virale, in poco tempo è stato condiviso dai principali social network e dai più importanti quotidiani online. Si parla di oltre 200.000 condivisioni! Qualcuno, ancora oggi, ha difficoltà a distinguerli dagli “Hipster” ma loro ci tengono a mantenere le distanze. Mentre gli hipster si riconoscono per la barba incolta, gli Yuccie portano i baffi. Gli Yuccie, a differenza degli hipster, non portano pantaloni arrotolati e stampati ma semplici e tradizionali. Sostituiscono la borsa o lo zaino con uno smartphone dalle grandi dimensioni. Sono ipertecnologici, sono sempre connessi e frequentano i locali wi-fi free. Tutta la loro vita ruota attorno alla rete; tutto viene condiviso sui social network: Facebook, Twitter e Instagram.

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