ES’GIVIEN (Italia), dall’intuizione di un team di ragazzi tra Verona e Firenze, una linea che sprigiona positività, grazie ad originali frasi ricamate all’interno dei capi: sparo felicità, conquisto l’amore, volo sopra i colori; con degli aerei da guerra stampati su top, Maglie e t-shirt, Es’Givien vuole beffeggiare questi strumenti di offesa trasformandoli in innocui portatori di gioia e felicità.
KOROVAMILKSHOP (Italia), un marchio che è l’ironica citazione del celebre ritrovo dei personaggi di “Arancia Meccanica”. Per un mood al quale si ispira l’intera collezione, dalle t-shirt alle felpe, fino alle borse, i bracciali e i ferma-capelli.
NEUTRAL PROPAGANDA (Danimarca), collezione streetwear dall’ispirazione tecnologica e futuribile. Felpe, t-shirt, pantaloni che rievocano le tute dei soccorritori nella peggiore catastrofe tecnologica dello scorso secolo, il disastro nucleare di Chernobyl. Segno grafico d’istintivo dei capi: macchie d’inchiostro che riproducono armi e cavalieri medievali.
BAHA K (Turchia), Collezione fatta di infinite variazioni su un unico tema: il jeans. Rivisitato in chiave ecologista (nei materiali), nel taglio. Con forme comode e quasi ergonomiche che vengono arricchite da dettagli in pelle, con un mood vagamente etnico.
JOE RIVETTO (Italia), una collezione che ruota attorno al personaggio di Joe Rivetto (classica faccia dell’emigrante italiano dal look anni’70).T-shirt, capispalla, pantaloni e accessori che citano il vintage anni’70 e ’80, e la gloriosa stagione dei B-movie all’italiana.
A fare da sfondo a questa nuova edizione di New Beat(s), l’allestimento-installazione del designer italiano Nicola Gallizia “The White Side of Life”. Le stanze del Lyceum, edificio che un tempo ospitava una scuola, sono diventate uno spazio di sospensione: pareti e oggetti interamente dipinti di bianco; al centro dell’area espositiva un bar serve cibi bianchi in contenitori bianchi, e tutt’intorno è diffusa una luce ultravioletta (tipica delle discoteche) che ha reso il bianco ancora più splendente. Inoltre, lo spazio è stato reso vibrante da un’installazione visiva, sonora e olfattiva (con immagini di ispirazione cartoon-naif e melodie elettroniche) che cambiavano d’intensità a seconda dei momenti.