Massimo Rebecchi AI 2010-2011
{jcomments on}La tradizione sartoriale tipica del tailored e gli echi della contestazione giovanile della fine degli anni ’60, tradotti nei capi che in quegli anni rappresentavano la ribellione giovanile. Questi i due temi principali attorno ai quali ruota l’intera collezione donna, autunno-inverno 2010-2011, di Massimo Rebecchi. Così in passerella abbiamo visto il montgomery, di chiara ispirazione british, con dettagli sartoriali che ricordano la maestria sartoriale di Savile Row. Una collezione in cui è protagonista la pelle; come non considerare i colli in visone che emergono qua e là? L’ispirazione british si sente soprattutto quando in passerella si vedono capi che richiamano le fantasie tartan degli antichi clan scozzesi. Una delle novità più interessanti della collezione è senz’altro rappresentata dall’evoluzione del twin set che mixato alla seta e jacquard diventa sofisticato negli abiti da sera. Ma il must della collezione è assolutamente il parka-gilet di maglia con gli intarsi di pelle. Negli anni ’60 indumento ufficiale della contestazione; oggi capo dal sapore quanto mai sofisticato, sinonimo di classe ed eleganza. Il parka-gilet rende la donna Rebecchi seducente quando viene abbinato con gli shorts. Meritano una citazione particolare gli accessori come, ad esempio, le borse trattate artigianalmente riciclate ed intarsiate tra loro. Ad applaudire la sfilata di Massimo Rebecchi tanti volti noti del jet set come: Elena Santarelli, Brenda Lodigiani e Carlo Pastore (conduttori del programma “Traffic” su Rai Radio 2) e Justine Mattera.