La più classica delle contrapposizioni: buio-luce, è alla base della collezione autunno-inverno 2008-09 di Love Sex Money.
Lorella Signorino, designer della griffe italiana, spiega che in una situazione di black-out totale come quella che stiamo vivendo, non bisogna mai abbandonare la speranza, prima o poi si arriverà in una strada luminosa. Da qui la dicotomia: buio-luce.
La donna Love Sex Money per l’autunno-inverno 2008-09 è molto moderna: non va mai in giro senza il suo I-Pod, senza il suo telefono di ultima generazione. Tuttavia, le piace anche essere romantica. Di tanto in tanto rompe con il rigore, uscendo dalle righe, quando indossa cappelli e collane dall’aspetto giocoso; ma anche quando spezza il rigore indossando dei collant rosa.
Per dirla in breve, la donna tracciata da Love Sex Money è molto femminile pur avendo un carattere forte.
La donna che incarna questo stile potrebbe essere una manager di una importante multinazionale, un avvocato di successo. Cinica e spietata nell’ambiente di lavoro, dolce e romantica nell’intimità dei suoi affetti.
Le trasparenze sono un elemento importante della collezione. A tal proposito Lorella Signorino ci dice:”La trasparenza può essere volgare o elegante. Quella che ho proposto con questa collezione vuole contribuire a valorizzare la donna. Le mie trasparenze vogliono essere un modo per enfatizzare la bellezza femminile”.
Altro Must della collezione è rappresentato dalle paillettes, talvolta utilizzate in maniera esasperata. Ma anche dai fasci di luce metallizzati che illuminano i tubini neri.
A proposito dei tubini neri: anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un altro elemento ricorrente della collezione autunno-inverno 2008-09 di Love Sex Money.
La stilista dice di averli proposti senza alcun riferimento al passato, ma guardando la collezione, in più di una occasione affiora nei nostri pensieri il ricordo di Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”.
Infine, abbiamo chiesto alla stilista il perché delle calze rosa abbinate agli abiti neri. Lei ci ha così risposto: “E’ un modo per sdrammatizzare, sembra che sia tutto nero, però poi c’è un aspetto rosa della vita”.
