Lento, andante, allegro con brio. La collezione autunno – inverno 2002/2003 di Naoki Takizawa per Issey Miyake è come una sinfonia musicale, composta in sintonia con gli elementi della natura.
In perfetto stile nipponico tutto è meticoloso eppure lieve nel suo manifestarsi stilistico e cromatico.
In principio fu l’oscurità, i movimenti lenti, come appesantiti, i toni scuri e indefiniti, le linee morbide, destrutturate, per le giacche e i maglioni che degradano dolcemente da un colore all’altro.
Compare qua e la un accenno di fantasia, ora sono righe, ora quadri, tono su tono per non spezzare l’equilibrio cromatico. Lana, velluto, denim, pelle scamosciata per le giacche corte in vita o lunghe sulla gamba.
La scena si anima all’improvviso, irrompe il colore e la dinamicità, dal nero e dal grigio si passa alle tonalità del blu.
Elementi ricorrenti i cappelli, di varie fogge e talvolta arricchiti da particolari di pelliccia sulla tesa, e le sciarpe, enormi, avvolgenti come scialli da portare sopra le giacche.
L’oscurità si dirada, il ghiaccio si scioglie e fa il suo ingresso trionfale la luce e con essa il colore più intenso.
Il rosso e l’arancione, il bordeaux e il verde, tinta unita o in mille righe variopinte che arricchiscono sciarpe e maglioni, in un gioco di sovrapposizione di capi e colori.