Guillermo Mariotto nel realizzare questa collezione prende a modello veri maestri delle sperimentazioni: Andy Warhol, Jasper Jones e Man Ray.
Gioca con il corpo femminile destrutturandolo grazie a tagli diagonali.
Ad ogni donna corrisponde un abito con relativa stampa e soprattutto con un significato del tutto particolare. Sul corpetto dell’abito ispirato ad Elisabetta II c’è scritto Love, amore per i sudditi, per la famiglia, per le donne di casa Windsor.
Condoleezza Rice ha ispirato un abito mimetico, che gioca sul dualismo tra pace e guerra. Pensando a Hillary Clinton, lo stilista di origine argentina, disegna un abito che simboleggia una dona potente. L’abito, a lei ispirato, ha un corpetto caratterizzato da un drappeggio con i colori della bandiera americana.
Infine l’abito ispirato alla promessa della politica internazionale, Sègolène Royal, simboleggia l’autorità. Da Gattinoni si rivive il fasto degli anni ’60: stile impeccabile, elegante, costruito su geometrie spaziali e futuribili.
In passerella abiti argentati e dorati, abiti con placche di metallo intrappolate nella seta che creano misteriose iridescenze. Nella collezioni si ritrova anche citato oriente grazie a kimono e ampie giacche.