ANNO 2002: LE NOZZE DI DIAMANTE TRA L’ALTA MODA E IDA FERRI

75 anni e non li dimostra: tanti sono i lustri passati da quando la scuola di moda Ida Ferri si è affacciata al mondo della formazione professionale dei creatori del fashion del futuro. Come dire, una “vecchietta” dall’animo giovane, capace di adattarsi e superare tutte le vicende di un secolo. E per onorare una pietra miliare della moda, come la scuola Ida Ferri, l’Art Cafè, con estrema umiltà e lusinga, ha prestato, la sera del 25 Novembre, le sue location per far rivivere, in 30 creazioni, la storia di uno stile impeccabile di formazione.
La serata, presentata dal “mezzo busto” del tg3 più di moda della televisione, Stefania Giacomelli, è stata ricca di sorprese: dopo aver premiato 10 dei più bravi allievi della scuola, con una borsa di studio valevole per frequentare un corso di specializzazione in sartoria da uomo, sul palco sono saliti ospiti d’eccezione: Daniela Vergara e Francesca Nocerino, che indossavano degli abiti realizzati dagli studenti e pensati ad hoc per presentare il tg e, per ultimo, Renato Balestra, il più televisivo degli stilisti, che ha definito “sobrie e chic” queste creazioni. Gli abiti presentati sono stati i più significativi degli ultimi 4 anni di attività della Ida Ferri: la prima tranche di creazioni proposte era rivolta al mondo del circo, presentando pantaloni da cavallerizza abbinati a top di fili di lana; abiti asimmetrici a strisce colorate, con applicati gomitoli di lana multitinta, pensati per un moderno clown; miniabiti di pop corn per gli acrobati. Successivamente hanno sfilato creazioni ispirate al mondo della natura, dai colori grigio perla, in tulle, per ricordare le pietre, rossi come il fuoco, bianchi di raso, come la neve o con dei ritagli trasparenti, eterei come l’aria; l’altro tema proposto, l’eterno contrasto tra il bene e il male, è stato realizzato presentando abiti da sera in tulle trasparente, bianchi o neri e per chiudere in bellezza si sono riviste sfilare le creazioni rivolte al “Garçonne Terrible”, ispirate alla Francia del’800, caratterizzate da giacche double face, gonne di cravatte o di giacche gessate in giallo, abiti sexy, dall’effetto “vedo non vedo”. Per concludere degnamente la serata, si è reso omaggio alla figlia della fondatrice della scuola, Clara Ferri, che emozionata ha preferito rimanere in ombra per far convergere la dovuta attenzione sulle giovani promesse della moda, salite sul palco per soffiare sulla torta dei primi 25 lustri della scuola. In conclusione non si può che augurare una cosa sola all’istituto: 1000 anni di questi 75, se i primi sono stati così sfavillanti.

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