Andrew Mackenzie

“Mackenzie trasforma persone normali in icone di potere, sessualità e libertà”. Il minimalismo, l´esistenzialismo, l´equilibrio o forse più semplicemente, la tristezza e la noia delle ultime collezioni vengono completamente scompaginate da questo stilista inglese che ama stupire sopra ogni altra cosa.Le sue collezioni sono taglienti come le lame di un rasoio, sferzanti come i colpi di un gatto a nove code, fetish, eccessive, spettacolari, trash, impossibile non sprecare gli aggettivi…

E´ l´America anni ´70 la linfa vitale di cui si nutre l´ultima collezione, quella pop di Warhol, quella decadente e psichedelica di Bowie, quella punk di Iggy Pop.I modelli sfilano col volto reso livido dal trucco, indossando capi di pelle e stivali di vernice, mentre lacci lunghissimi cingono i polsi di attillatissime maglie.Catene, borchie, tagli, infinite zip, applicazioni metalliche, fantasie etniche, sovrapposizioni, per una moda spinta all´eccesso, che non conosce compromessi, che trasforma persone normali in icone.La tavolozza alterna tinte spente ad improvvisi sprazzi di colore e tra le mille stravaganze non mancano i capi dal taglio sartoriale, impreziositi talvolta da ricchissime fantasie dorate.L´atmosfera alle sfilate di Mackenzie è davvero speciale, speciale anche l´accoglienza dei modelli al momento dell´uscita in passerella dello stilista, a conferma di un coinvolgimento che va al di la dell´impegno professionale, il suo stile può piacere o meno, in ogni caso non ti lascia indifferente.

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