“RADIOACTIVE ANGEL LOVE YOU”. Andrew Mackenzie dispensa messaggi d’amore, ma ovviamente lo fa a modo suo. Sullo sfondo bidoni radioattivi irradiano gas tossici nell’aria, mentre una luce livida e accecante fà da quinta all’ingresso dei modelli in passerella, disegnando lunghe ombre.
Lo scenario è quello di sempre, la periferia suburbana oscura ed estrema e forse per questo così intrigante, che decontestualizzata assurge a dimensione parallela, sospesa nel tempo e nello spazio.
Frutto di una qualche mutazione genetica, contaminato, trasformato in qualcosa di nuovo, l’uomo Mackenzie si muove nell’ombra come una creatura della notte, mutevole e pericolosa, ma fragile al tempo stesso.
Ed è un dark angel, nei lunghi cappotti di taglio militare con enorme cappuccio a nascondere completamente il volto, negli anfibi, nei pantaloni pieni di lacci e catene, nelle lacerazioni di maglie e jeans.
Un dandy raffinato, nei completi di taglio sartoriale, nei cappotti tre quarti disegnati sul corpo, nelle camicie dalle linee rigorose ed impeccabili.
Un anticonformista dall’aria vissuta, nella sovrapposizione dei capi, delle felpe con cappuccio su maglie e maglioni, dei lunghi kilt fantasia sui jeans, degli scaldamuscoli sui pantaloni stretti alla caviglia e lungo le maniche.
In realtà non esistono schemi estetici, tutto è mescolato, contaminato, perché questa è la città, un insieme di passato e presente, di culture e storie diverse.
La gamma cromatica è come sempre crepuscolare, molto nero, qualche fantasia appena accennata e uno spruzzo di bianco.
A Milano Moda Uomo A/I 2005 impazza il “british style”, che abbraccia trasversalmente un po’ tutte le collezioni all’insegna di un’eleganza classica, misurata, mai sopra le righe….meno male che c’è Mackenzie!