I° CORSO SUPERIORE DI GIORNALISMO DI MODA

[caption id="attachment_2392" align="alignleft" width="98"]Cecilia Belli presenta una sfilata di moda[/caption]All’Accademia di Costume e di Moda di Roma, si svolgerà dall’8 aprile all’8 luglio 2002, il Corso Superiore di Giornalismo di Moda, presentato per la prima volta a Roma, con l’intento di realizzare uno strumento di formazione per l’approfondimento delle varie forme di comunicazione, scritta, visiva, on line nello specifico della moda.

L’obiettivo didattico è quello di fornire ai corsisti un’approfondita conoscenza del settore ed una adeguata preparazione culturale nel campo della moda, del costume e delle tecniche e metodologie di base dell’informazione giornalistica di moda, sviluppando ed evidenziando le personali capacità di scrittura, attraverso l’elaborazione dei temi, degli argomenti scelti durante le docenze.

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FEDERICA FONTANA COVER GIRL DI APRILE PER MAX

Gli appassionati di calcio hanno imparato a conoscerla bene, ieri al “processo” di Aldo Biscardi, oggi attraverso “Guida al campionato” trasmissione sportiva di Italia 1, poi è arrivato un fortunatissimo calendario, dove la show girl è stata immortalata in tutto il suo splendore, a cui sono seguite diverse partecipazioni come ospite alle sfilate milanesi.Stiamo parlando di Federica Fontana, il nuovo tormento degli italiani.Alta, bionda, occhi azzurri, insomma per dirla in breve un sogno. Tutto inizia con una foto inviata per gioco dalla madre ad un concorso di bellezza, il resto…

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MOMI INTIMO DESIGNERS

Una delle presentazioni che hanno suscitato maggiore interesse all’ultima edizione di Milano Moda Donna è sicuramente stata quella del “Momi Intimo Designers”; passerella dell’intimo griffato giunta ormai alla sesta edizione. Protagonista assoluta della lingerie per la primavera-estate 2003 è la femminilità, quella più maliziosa, più esuberante, dannatamente giocosa. In passerella le proposte underwear di Blumarine, Roberto Cavalli e Woltford.
A rompere il ghiaccio la donna Blumarine ispirata ai vecchi film western, una nuova Calamity Joe, pronta a fare fuori chiunque si trovi sulla sua strada, negli insoliti panni di pistolera sexy Martina Colombari in tutto il suo splendore. La collezione autunno/inverno 2002/03 di Blumarine si sviluppa secondo linee fondate sull’essenzialità, con l’intento di sottolineare la femminilità di una donna sempre più incisiva nella storia. I tessuti sono impalpabili come la georgette, lo chiffon, e ancora la delicatezza della stampa floreale il tutto arricchito dalla lavorazione a mano secondo antiche tecniche.

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Saverio Palatella

Che spettacolo la sfilata di Saverio Palatella…

Il Museo della Permanente di Milano come location, suggestiva musica etnica suonata e cantata dal vivo, un’ambientazione intimistica dal sapore mediorientale, insomma un’atmosfera perfetta per una collezione ispirata al nomadismo e alla libertà.

L’elemento etnico è il filo conduttore di tutta la sfilata, ed è l’oriente nei preziosissimi dettagli, gli accessori, i gioielli ispirati a culture lontane e antiche, e l’occidente, nella qualità sartoriale dei blazer fatti a mano e nei gilet dalle mille interpretazioni.

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Coccapani

È una donna elegante quella immaginata da Coccapani per l’autunno-inverno 2002/03, una donna che ama la qualità del taglio sartoriale, i tessuti e le lavorazioni pregiate, le fantasie classiche.

Detto questo, ogni discorso di creatività e ricerca sembrerebbe fuori luogo e invece non è così. A fare la differenza in una collezione sicuramente giocata su linee morbide e portabilissime, sono i dettagli, le sfumature.

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Saverio Palatella

Che spettacolo la sfilata di Saverio Palatella…

Il Museo della Permanente di Milano come location, suggestiva musica etnica suonata e cantata dal vivo, un’ambientazione intimistica dal sapore mediorientale, insomma un’atmosfera perfetta per una collezione ispirata al nomadismo e alla libertà.

L’elemento etnico è il filo conduttore di tutta la sfilata, ed è l’oriente nei preziosissimi dettagli, gli accessori, i gioielli ispirati a culture lontane e antiche, e l’occidente, nella qualità sartoriale dei blazer fatti a mano e nei gilet dalle mille interpretazioni.

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Coccapani

È una donna elegante quella immaginata da Coccapani per l’autunno-inverno 2002/03, una donna che ama la qualità del taglio sartoriale, i tessuti e le lavorazioni pregiate, le fantasie classiche.

Detto questo, ogni discorso di creatività e ricerca sembrerebbe fuori luogo e invece non è così. A fare la differenza in una collezione sicuramente giocata su linee morbide e portabilissime, sono i dettagli, le sfumature.

C’è una sottile atmosfera sbarazzina che percorre tutta la sfilata, un gioco di seduzione che sembra voler sdrammatizzare un’eleganza comunque contenuta e non formale.

Le tinte sono tenui e a parte l’immancabile nero, dominano il rosa, in tutte le sue tonalità, il beige, il grigio e il celeste.

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Rene Caovilla – Oggetti d’arte chiamati scarpe

Scarpe, feticcio del guardaroba femminile, sinonimo di eleganza, moda, creatività e talvolta… arte.

In Via della Spiga, nell’atelier di Rene Caovilla è la tradizione dell’artigianato veneziano, il lusso accecante della Serenissima a dare il meglio di se in scarpe dal gusto unico ed esclusivo.

Ricerca e cura artigianale sono gli elementi distintivi di una maison nota in tutto il mondo per una produzione unica nel suo genere, al punto da essersi guadagnata in più di trent’anni di storia, la stima di una clientela ricercata e selezionatissima, tra cui diverse star di Hollywood.

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Marella Ferrera

Ambiguità e decadenza sfilano sulla passerella di Marella Ferrera.

Scenario da fine ‘800, una voce fuoricampo declama poetici versi, le modelle percorrono la passerella due alla volta interpretando in un gioco stilistico e simbolico le due anime dell’essere femminile, quella sensuale e romantica, quella aggressiva e maschile.

Il risultato è una dama d’altri tempi, elegante, sofisticata ma soprattutto romantica, la vita stretta dentro corsetti che ne esaltano la figura, le spalle avvolte dentro maniche a sbuffo.

Ed è un fiorire di trine, pizzi, arricciature, drappeggi, in un alternarsi di vedo non vedo, di morbidi velluti, preziosi broccati e sete trasparenti, linee vaporose e asfissianti bustier.

Ma nel gioco del doppio la donna si trasforma improvvisamente, abbandona fragilità e frivolezze, per vestire i panni di un nostalgico cavaliere.

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