“L’eroe di New York”, così come lo ha definito il sindaco di New York Michael Bloomberg, non delude le attese dei 500 invitati alla sua sfilata, mandando in passerella una collezione che rievoca i momenti più importanti della sua carriera; una sorta di retrospettiva che comunque guarda avanti, perché tanto è ancora quello che lo stilista americano può dare al mondo della moda.
Così in passerella si sono viste: piccole giacchette avvitate e pantaloni da amazzone, trench in duchesse gialla, abiti di chiffon a fiori tenui tutti un volant e schiene nude, bluse di seta lucida e soprattutto coloratissime polo.
Insomma, tutto quello che negli ultimi anni ha permesso a Ralph Lauren di essere definito “il Signore dello stile”.
La storia di Ralph Lauren è esemplare, lui più di ogni altro rappresenta il “sogno americano”.
Ralph, all’anagrafe Ralph Lipschitz, nasce nel 1939, praticamente povero, nel bronx, e in poco meno di settant’anni è riuscito ad accumulare un patrimonio stimato intorno ai quattro miliardi e trecento milioni di dollari.
C’è un aneddoto che vale pena citare: Ralph ha cominciato il suo viaggio nella moda, lavorando dall’età di 15 anni come commesso per Blomingdale’s e Brooks Brothers. Gli stessi negozi newyorkesi a distanza di tanti anni hanno comperato una pagina del New York Times per ringraziarlo: “Per aver reso grande lo stile americano”.
