MITTELMODA THE FASHION AWARD 2007

Collezione Angelo Olimpio
“I concorrenti che hanno partecipato a questa edizione di Mittelmoda erano talmente bravi che noi della giuria non sapevamo proprio chi scegliere, mai nelle passate edizioni era stato tutto così eccellente”, ha detto Elio Fiorucci, membro della giuria di Mittemoda The Fashion Award 2007.
Una edizione effettivamente ricca di talenti, meglio di così non si poteva celebrare il 15mo anniversario del concorso che più di ogni altro negli ultimi anni ha sfornato veri e propri talenti della moda.
La lista dei partecipanti delle passate edizioni che hanno intrapreso una fortunata carriera nel mondo della moda è davvero ricca: Ann-Sofie Back, finalista del 1998, che, da qualche stagione a questa parte, presenta la sua collezione sulle passerelle di London Fashion Week; Brian Kirby, finalista dell’edizione 1994, ha creato una propria linea chiamata Boudicca, che regolarmente presenta durante London Fashion Week; Jennifer Edelston, finalista nel 2005, oggi in forza nel team creativo di H&M; Martine Jarlgaard, finalista nel 2004, oggi in forza nel team creativo di Vivienne Westwood; Susanne Stangl, vincitrice dell’edizione 2006, che ha avuto un’esperienza di lavoro da John Galliano ed ora lavora per Vivienne Westwood; ed infine l’italiano Silvio Betterelli, finalista nel 2003, considerato una promessa della moda italiana, ha già ben figurato con le sue collezioni ad AltaRoma.
Senz’altro ha un avvenire roseo davanti a sé anche la vincitrice di questa edizione di Mittelmoda: l’australiana Rachel Cassar, che ha convinto i giurati con una collezione dal sapore romantico con qualche accenno allo stile gitano tanto caro a Mariella Burani.
I giurati hanno anche ben valutato le collezioni della stilista italo-peruviana Andrea Llosa Bueno e del giapponese Ichiro Suzuki, classificandoli ex-aequo al secondo posto. Andrea Llosa Bueno ha presentato una collezione ispirata al condor che in Perù è considerato un animale sacro, mentre Ichiro Suzuki, ha giocato tutta la sua collezione intorno al tema del tweed e del tartan, mostrando un’attenzione maniacale per i dettagli.
Ma è dall’Italia che arriva la più piacevole sorpresa di questa edizione di Mittelmoda. Mai infatti prima d’ora, tra i finalisti del concorso si contavano così tanti italiani, segno che la creatività nel Bel Paese non è del tutta smarrita.
Alcuni di questi italiani hanno anche vinto dei premi, mostrando spunti interessanti.
Margherita Pulsoni, studentessa dell’Accademia di costume e moda di Roma, si è aggiudicata l’importante premio messo in palio da Sistema Moda Italia, per aver presentato la migliore collezione di sperimentazione e ricerca. In particolare, la giovane stilista nel disegnare la sua mini collezione si è ispirata alla Belle epoque: outfits che richiamano l’abbigliamento in voga nell’epoca a cavallo tra la fine del 19mo secolo e la prima guerra mondiale. Naturalmente il tutto interpretato con una certa vena ironica.
Interessanti spunti creativi trapelano anche dalla collezione di Giuly Venturi, studentessa dell’accademia di belle arti di Viterbo. La giovane designer originaria della provincia di Terni, vincitrice del premio Vesti di Cotone, ha proposto una mini collezione frutto dell’interazione tra il mondo della magia e la fantascienza: da una parte i richiami al mondo incantato degli Elfi nel “Signore degli anelli” e dall’altra invece il richiamo ad un classico della fantascienza “Barbarella” mitico film interpretato da Jane Fonda.
Un insolito abbinamento che si traduce in una collezione che esaspera il tema del contrasto.
Anche Michela Carraro, studentessa del London College of Fashion, ha dato dimostrazione di grande estro presentando in passerella una mini collezione ispirata a tre icone della musica rock: Debby Harry, Patty Smith e Janis Joplin. Una collezione che mischia sapientemente elementi legati al mondo del punk, dei mods, di Londra e New York tra gli anni ’60 e ’70.
Di collezione dal sapore estroso si può anche parlare guardando le creazioni di Angelo Olimpio, studente dell’Accademia di costume e moda, che ha portato in passerella una collezione giocata tra luci e ombre, con una particolare attenzione verso gli accessori. Una originale linea di abbigliamento che gli ha permesso di vincere il premio Furla per la collezione di accessori più innovativa nei concetti, nella funzionalità, nell’estetica e nella sperimentazione dei materiali.

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