Marithè + François Girbaud

Apparente caos, alla sfilata Marithè + François Girbaud. Giovani suburbani con la faccia sporca si aggirano tra installazioni video coniche, su cui vengono proiettate immagini di topi e cumuli di rifiuti, su cui crescono strane piante.
La strada, la città, l’asfalto, la vita notturna della metropoli, ancora una volta scenario ideale di una collezione dall’anima giovane, informale, fortemente streetwear.
Writers, skate-punk, ragazzi on the road trasgressivi e sicuri di sé, amanti degli sport estremi, si muovono in questo contesto con disinvoltura, trasformando la propria immagine, l’essere e l’apparire, in elemento d’appartenenza.
I volumi sono morbidi e oversize per gli enormi pantacargo in denim, pieni di tasche e stropicciature, così come per i giacconi multistrato.
Tra maglioni sportivi e felpe con cappuccio da rapper, non mancano capi dal taglio un po’ più formale, o meglio casual chic, come le giacche dark rockers.
I toni sono invernali, marrone, nero, grigio, denim, unica variante il rosso acceso.
Strategiche e per niente casuali le stropicciature su ginocchia e gomiti di tanti capi della collezione, frutto della ricerca ergonomica e tecnologica della casa francese, che l’ ha progettata adattandola al movimento del corpo umano.
Uno show divertente ed originale per una collezione giovane e fresca all’insegna della libertà più estrema.

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