Si sono svolti l’undici aprile a Firenze i funerali di Fiorenzo Fratini, 81 anni, uno dei pioneri del ”made in Italy”. E’ morto lunedi’ scorso nella sua abitazione fiorentina dopo una lunga malattia. Dai ”cenci” di Prato ai gioielli di Place Vendome in appena due generazioni: la storia della famiglia Fratini e’ l’ emblema del ”miracolo” italiano del dopoguerra. Il miracolo della rinascita di un paese economicamente inesistente fatto anche da persone come Fiorenzo Fratini ed il fratello Giulio che compensavano ampiamente la carenza di una istruzione negata dalla guerra con una voglia di lavorare che ignorava l’ orologio ed una intraprendenza basata sul fiuto per gli affari ed il buon senso popolare.
Era il 1946 quando Giulio e Fiorenzo Fratini, nati a Campi Bisenzio, tra Prato e Firenze, cominciarono come tanti altri della zona a quel tempo, ad andare in giro per le case a raccogliere i ”cenci”: vecchi abiti, cappotti, stoffe intarmate, per poi trattarli e riciclarli in una ‘pura lana’ che anche all’ occhio piu’ esperto poteva sembrare appena uscita da una tessitura inglese. Una materia ottenuta a costo zero o quasi che con il trattamento diventava prodotto pregiato da vendere anche sui mercati piu’ esigenti. Dopo una lunga attivita’ all’ ombra, ma non per questo di minor successo, i Fratini si rendono conto che la moda sta cambiando. Siamo gia’ all’ inizio degli anni Sessanta e la gente, soprattutto i giovani, proiettano nei jeans quella voglia di liberta’ che esplodera’ nelle manifestazione della fine del decennio in tutto l’ occidente. I Fratini registrano il marchio Rifle e producono jeans. Gli affari vanno bene, i Fratini cavalcano la moda dello sportswear avviando nuove linee di produzione: giacconi, T-shirt, tute da ginnastica, e lo stabilimento viene spostato da Sesto a Barberino di Mugello dove da’ lavoro a 470 persone. Intanto i guadagni fatti negli anni sono stati investiti nel campo immobiliare, una scelta che porta alla famiglia la proprieta’ di alcune strutture alberghiere ed impianti da sci in Val di Luce (Abetone) e di Villa Cora, uno dei piu’ prestigiosi alberghi di Firenze. E’ con il trasferimento a Barberino che entra in scena la seconda generazione: i fratelli Marcello e Corrado, figlio di Fiorenzo, e Sandro e Cristina, figli di Giulio (morto nel 1996). E’ questo, pero’, anche l’inizio di due storie separate. Marcello e Corrado danno vita alla holding industriale Fingen e si dividono le quote al 50%, creano il marchio Cotton Belt ed aggiungono alla holding un ramo licenze che nel ’95 si aggiudica Calvin Klein jeans, nel ’96 Calvin Klein Asia e nel ’97 Guess Europa. Sandro e Cristina restano legati alla Rifle che diventa SupeRifle mentre i cugini sbarcano a Place Vendome con il 20% di Van Cleef anda Arples, detenuto per poco tempo.