A 63 anni Lorenzo Riva ha la grinta e l’energia di un giovincello: scorrazza in passerella, ironico e sorridente, a braccetto con la sua ultima uscita della collezione autunno inverno 2003/2004: l’immancabile sposa, con strascico, pizzi e gambe rigorosamente scoperte. La donna del couturier è classica, elegante, capace di coniugare bon ton e grinta seduttiva. Preziose le passamanerie importate dal Kazakhstan (nota orientaleggiante, che aleggia sulle passerelle milanesi) Ricercati i tailleur verde menta con bottoni oro. Richiami anni ’30 nelle frange, nei cappelli stile Bonnie&Clyde, nei capelli sciolti, tirati all’indietro, che lasciano il viso scoperto.
Dettagli come delicati ramages dal sapore etnico e frange di lana bianca su polsi e orli, decoro di cappottini dalla linea pulita e gonne stretch. La donna griffata Riva di giorno opta per le flanelle, unite o gessate in verde polvere e top di tulle ricamati nelle tonalità degli arazzi. In passerella cappottini sagomati, completi in velluto beige, stampati a fiori rossi. Il cappotto in tweed è arricchito da frange. E poi, abitini impalpabili in chiffon beige bordati in pizzo, ricamati, stampati, decorati. Sete leggerissime, matelassè nero, rosa e argento, pizzo macramè laccato, mikado lucido e pizzi trapuntati. La sera si tinge di nero: vestiti corti in raso, preziosi tessuti con fiori rosa o oro spento. Una collezione che oscilla tra bon ton e costruzioni orientali, senza nessun colpo di scena. Solo pret a couture per sofisticate clienti.