Tra pannelli bianchi lentamente e inesorabilmente escono ed entrano creature leggiadre, quasi evanescenti, all’inizio e poi sempre più concrete ed esotiche: queste le creazioni dell’indiano Gaurav Gupta. Inizialmente abiti bianchi dai tagli irregolari e di una consistenza quasi cartacea e poi i sari e i lunghi copricapi indiani, rivisitati, violentati nei colori e nelle fantasie e stravolti: al posto dei tessuti coprenti dai colori tipicamente indiani, fili e brandelli di tessuto formano la trama di ciò che era tunica, quasi come gesto, simbolo della rottura di una tradizione indiana millenaria che impone le donne coperte anche se incredibilmente colorate. Grandi e immancabili i gioielli al naso, collo e braccia come a voler ricordare le proprie origini. Ricerca, sperimentazione e inventiva sono alla base dello stile e della moda di Gaurav Gupta, nuovo talento emergente dell’alta moda internazionale.
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