Sorprendere è il suo imperativo, la stilista toscana Chiara Boni per l’ennesima volta da conferma che in questo ha pochi rivali. Tutta la collezione primavera-estate 2005 è un susseguirsi di citazioni: la Parigi dei bohemien di fine ottocento, il Moulin Rouge, il cancan. Con le parole a volte diventa difficile descrivere determinate emozioni, è di emozioni si può tranquillamente parlare nel raccontare la sfilata di Chiara Boni all’Auditorium di Roma. Il pubblico di AltaRoma è stato proiettato in un mondo patinato dove la frenesia del ballo s’intreccia con il fascino delle cortigiane e lo charme degli artisti bohemien, dove scrittori, poeti e musicisti trovano ispirazione e consumano le loro vite nell’energia del cancan. Tutti gli attori che danno vita al singolare evento sono vestiti da Chiara Boni. Le ragazze del Cancan indossano biancheria di pizzo e cotone sangallo, corpetti rivisitati in tanti materiali, piccoli scialli per coprirsi dal freddo, gonne scoppiettanti di colore per ballare, nonché piccoli pezzi con varie ispirazioni etniche. Le Cortigiane indossano abiti sontuosi rivisitati in lycra, vestiti arricchiti da pizzi sangallo che scoprono sempre le gambe, diamanti e piccoli frac in piquet e jeans, vestaglie “chineuseries” per i momenti di relax. Gli artisti indossano preziosi gilet di broccato o ricamati, camicie con i pizzi, frac e giacche portate secondo il proprio stile personale. Insomma, una collezione che pone l’accento sul lato romantico che è in ognuno di noi.
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