ALBINO D’AMATO

collezione Albino D’Amato
Albino D’Amato ha 31 anni. Nasce a Roma da papà napoletano e mamma franco-italiana, vive a Parigi fino a 3 anni fa. Ha studiato architettura a Roma e design industriale, per un anno, a Torino lavorando anche per il centro stile della Fiat. A 20 anni si trasferisce a Parigi, dove frequenta dei corsi di stilismo presso l’Ecole de la Chambre Syndicale de la Couture. Comincia a lavorare per Emmanuel Ungaro e in seguito collabora con Guy Laroche, Lolita Lempicka ed Emilio Pucci. Rientra in Italia a Milano per seguire Dolce & Gabbana, poi Armani, cominciando a lavorare di nascosto alla sua collezione personale. Dopo non pochi problemi e grazie all’aiuto del suo attuale socio in affari, l’interior designer Gianfranco Fenizia, finalmente dal 2004 presentare e promuove le sue collezioni usando il suo nome . Attualmente la sua collezione è presente in una ventina di punti vendita internazionali, tra cui: ‘Penelope’/Brescia, ‘Biffi’/Milano, ‘Maria Luisa’/ Parigi, ‘Shine’ e ‘Harvey Nichols’/ Hong Kong, ‘Princess’ Anversa, ‘Midwest’/ Tokyo, ‘Lide’/ Mosca, ‘Belinda’/ Sidney.

Appassionato di automobili e di corse, da ragazzino è stato anche tennista nella nazionale italiana under 14 e under16. Oggi preferisce le partitelle domenicali e la buona cucina. La moda è una passione di bambino nata ridisegnando i cartoons giapponesi e frugando nel guardaroba della mamma e della nonna, ma inibita dalla volontà di un papa un po’ troppo tradizionalista. Forse per questo la moda è diventata l’interesse principale della sua vita. Se non avesse scelto lo stilismo, forse sarebbe diventato designer di automobili o tennista professionista, anche se il suo sogno nel cassetto è fare l’attore o il regista. Considera il concorso ‘Who’s On Next?’ una opportunità preziosa per far crescere il suo marchio e rendersi più indipendente e autonomo. Al giudizio della giuria, sottopone una selezione della sua ultima collezione A/I 05- 06 in cui coniuga volumi, tessuti e una immagine di ispirazione couture (Jean Patou e Givenchy anni ’50 e ’60) con tecniche di realizzazione e di decostruzione contemporanei. I suoi progetti più immediati sono la realizzazione di una collezione ricca e completa e al più presto il debutto di una collezione maschile e di accessori, auspicando una prestigiosa collaborazione.

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