PETRA NEMCOVA COVER GIRL DI SPORT ILLUSTRATED

Petra Nemcova, candida bellezza dell’est europeo è la nuova ragazza-copertina dell’annuale numero di “Sports Illustrated” dedicato ai costumi da bagno. Non è il primo caso che una ragazza originaria dell’ex Cecoslovacchia riesca a conquistare la copertina del periodico sportivo più importante degli Stati Uniti. In passato avevano già conquistato la copertina della rivista patinata americana: Paulina Porizkova e Daniela Pestova. Alla domanda di un giornalista: ” Com’è possibile che tre ragazze della ex Cecoslovacchia siano riuscite, in così poco tempo, a conquistare una copertina così ambita?”

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NOVITA’ IN CASA BLUNAUTA

[caption id="attachment_2215" align="alignleft" width="160"]Nella foto collezione Blunauta A/W 2002/03[/caption]Il gruppo Balloon Spa che controlla Blunauta, ha varato nel mese di dicembre un aumento del capitale sociale per 17,5 milioni di euro nonchè un nuovo piano di sviluppo triennale che prevede l’apertura di nuovi punti vendita diretti Blunauta sia in Europa che negli Stati Uniti per un investimento totale pari a circa 25 milioni di euro. In particolare il gruppo romano intende rafforzare la propria visibilità nel mercato spagnolo e statunitense dove già opera con successo. Le reazioni e l’accoglienza riscossi da Blunauta Usa nel periodo natalizio porteranno l’azienda di Piazza di Spagna a proseguire nello sviluppo di ulteriori punti vendita negli Stati Uniti.

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LONDON FASHION WEEK

[caption id="attachment_2213" align="alignleft" width="150"]Nella foto collezione House of Jazz[/caption]Londra è ormai considerata la culla nelle nuove tendenze, laboratorio per eccellenza di nuove contaminazioni, fucina dove tutto è sperimentazione, tutto è futuro, in largo anticipo sui tempi che verranno. Anche l’ultima edizione di “London Fashion Week” ha mantenuto il target delle precedenti edizioni. Da un capo all’altro della città si sono viste collezioni sperimentali e avveniristiche ma il must dell’ultima edizione della moda londinese è stata la riproposizione della moda anni 60′, stile Mary Quant per intenderci, come si è visto, in particolare, sulle pedane di Clements & Ribeiro e Elspeth Gibson. I primi hanno presentato una collezione macchiata di colore, in chiaro stile pop art, per certi aspetti lolitesca, dove giovani donne dal sorriso malizioso, tra loro, la figlia d’arte Elisabeth Jagger, indossavano con disinvoltura delle mini gonne vertiginose con linea ad A. Anche Elspeth Gibson contagiata dalla moda sixties ha portato in passerella un guardaroba languido e femminile con degli abiti da sera che rievocano gli anni della dolce vita, tanto taffeta, velluto e chiffon, ma soprattutto, tante mini gonne a confermare una tendenza comune a molti designer.

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AL VIA MILANO MODA DONNA

[caption id="attachment_2276" align="alignleft" width="145"]Roberto Cavalli[/caption]Ai nastri di partenza la maratona della moda italiana, migliaia di compratori e giornalisti si preparano ad affrontare nove giorni di sfilate, presentazioni ed eventi. L’impresa si presenta ardua, basti solo pensare alle sfilate ufficiali in programma ben 103, ma alla fine, i nostri riusciranno a portare a termine la difficile gara. A parte le analogie con una competizione sportiva, sarà veramente dura riuscire a stare dietro a tutti gli eventi in programma, soprattutto se si considerano le sovrapposizioni, ma come ha tenuto a sottolineare il Presidente di CNMI Mario Boselli, “questa è una situazione che si verificherà sempre più spesso”. Quindi armiamoci e partiamo, ad aprire la settimana più lunga della moda italiana uno degli stilisti che in questi anni hanno meglio impressionato la critica, Yamane, fondatore di Evisu, marchio cult del denim nipponico, alla sua prima apparizione ufficiale nel calendario delle sfilate milanesi. Un’altra novità in programma è la sfilata di Aigner, nota griffe tedesca specializzata negli accessori, che ha scelto come designer Ines Valentinitsch.

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Esordio Milanese per Farhad e Silvia Tcherassi

Debutti sulle passerelle di Milano Moda Donna f/w 2003-2004. E’ la volta del designer persiano Farhad , al suo “first round”, come annuncia l’invito con guantone da box con tanto di garza, lacci e cerotto per la medicazione. Eccentrico l’allestimento della sfilata: una pedana-ring, con una testimonial d’eccezione: la pornodiva Eva Henger, che fa il suo ingresso in passerella con un abito lungo in pelle intarsiato a disegni floreali. Ha inizio un vero e proprio match: ad arbitrare i due boxers, che rappresentano rispettivamente Usa e Iraq, c’è il pugile professionista nonché giovane star del cinema italiano Piero Maggiò. Uno sguardo polemico sui venti di guerra attuali sulla passerella del giovane designer, che decreta al termine del combattimento “né vinti né vincitori”. In passerella donne moderne, grintose, con occhi truccati a mo’ di duellanti appena scese dal ring: violacei, lividi, rossi, dalle sfumature grigie ed inquietanti.

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Premiati i migliori Comunicatori pubblici a Roma

Sono stati assegnati, martedì 25 Febbraio, a Roma, i premi ai migliori comunicatori pubblici a livello locale durante la cerimonia di premiazione del “Gran Premio Montecelio TP”.
L’iniziativa, giunta alla sua VI edizione, e la prima a livello nazionale, è volta a insignire le più efficaci campagne di comunicazione della Pubblica Amministrazione, realizzate per promuovere prodotti e servizi pubblici, o per sensibilizzare a tematiche di interesse collettivo.

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SETAICHIRO

Colori d’acquarello disegnano la collezione autunno-inverno di SETAICHIRO. Tutto è lieve, ovattato, lirico, le tonalità pastello, la materia leggera, i volumi morbidi, indefiniti.

Va in scena la capacità tutta nipponica di creare suggestioni partendo da una ricerca formale minuziosa, che non lascia nulla al caso, ma capace di trasformare in poesia una collezione di moda.
Le linee sono morbide, appena suggerite, ricche di sbuffi, arricciature, vaporosità. Si gioca sulla libera interpretazione dei capi, spesso annodati, rimborsati, lungo i fianchi, le spalle, all’insegna di lunghezze variabili, personali, di capi trasformabili.

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INES VALENTINITSCH ISPIRATA DALLA DANZA

La danza Come momento d’ispirazione, questo in sintesi, il leitmotiv della nuova collezione firmata Ines Valentinitsch. La giovane designer austriaca gioca con i tessuti jacquard arricchiti da stampe con i piedi dei ballerini, porta in passerella il più classico dei contrasti: il bianco e il nero che monopolizzano metà della collezione. Poi all’improvviso, come una liberazione, arrivano i tessuti coloratissimi a spezzare la monocromia. Un circo di colori, che ricordano ai presenti, la fantasia della designer austriaca, che ama stupire il suo pubblico, senza trincerarsi in stili ben definiti.

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Marella Ferrera

Un viaggio spirituale tra epoche e suggestioni lontane, quello della stilista siciliana Marella Ferrera. Partita da una terra calda e passionale, è approdata ad uno stile”global”, capace di fondere culture millenarie ed influenze decisamente contemporanee. In passerella: geishe e samurai, “donne fragili e forti, romantiche e guerriere”. I colori sono spiritualizzati, energetici, caldi: lacca, giada, ambra, onice dai bagliori differenti. D’obbligo gli infradito con zeppa altissima, da indossare con calzini colorati. Trucco da geisha, guance colorate rosso fiammante, capelli raccolti a mo’ di samurai, lisci con frangia enorme o crespi, lunghi e decorati con nastri. Camicie e bluse-kimono, gonne tagliuzzate, tessuti usurati, stropicciati, vissuti. Sovrapposizioni, pieghe, nodi, tanto taffettà, gonne in chiffon, minuscoli grafismi che formano intarsi preziosi. Tagli asimmetrici squarciano le ampie maniche di kimono e camicie. Il piumino corto ha decorazioni orientali e un tascone sulla schiena.

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CLIPS

Anni ’60, bon ton e sensualità sulla passerella di Clips. Elegante e camaleontica, la donna autunno-inverno 2003/04, alterna con ironia capi dal taglio rigoroso e sartoriale ad altri iperfemminili, così come si alternano il giorno e la notte.

Taillour in tutte le salse per il giorno. Gessati, spinati, di stampo maschile, ma riveduto e corretto in chiave femminile, quelli classicissimi strizzati in vita a definire la figura. Di sapore anni ’60-70 quelli cortissimi dalle linee minimal con profili color flou a spezzare il rigore del nero, o ancora quelli con voluttuosi colli di pelliccia coloratissima.
Pizzo, cristalli, trasparenze per la sera. Gli abitini cortissimi si allungano e si aprono in vertiginose scollature, spacchi sensuali, i tessuti corposi lasciano il posto al leggerissimo pizzo e alla morbida pelle, su tutto strass, paillettes, incrostazioni di jais.

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