Head-line pubblicitaria “rubata” ad un famosissimo diamante..ma oggi vogliamo parlare di un altro gioiello, anch’esso intramontabile simbolo di femminilità e di eleganza: LA PERLA…che continua ad essere oggetto di desiderio per la maggior parte delle donne. Coco Chanel non usciva mai senza una cascata di perle sui suoi inconfondibili abiti, Jackie Kennedy amava un modello atre fili che ancora oggi viene imitato e addirittura venduto per corrispondenza. Audrey Hepburn ne faceva un elemento indispensabile alla sua inarrivabile classe…senza tener conto di cleopatra che, per conquistare Marco Antonio, non esitò ad ingoiare una preziosissima perla.
E che dire dei miti che ruotano intorno a questa piccola-rotonda sfera? L’Uccello di fuoco, il protagonista di tante favole russe, quando canta fa cadere perle dal suo becco. Negli ultimi tempi, dopo aver per lungo tempo interpretato il ruolo di gioiello classico, è scoppiato il boom della perla: è ormai di moda in tantissimi colori e proveniente non più dal Giappone, ma dai mari tropicali più incontaminati. SCHEDA TECNICA: Ma come nasce una perla? La perla si genera spontaneamente all’interno di alcune varietà di ostriche (per questo è fortemente legata al mondo femminile) nelle cui parti vitali si è insediato un corpo estraneo. Per difendersi il mollusco ricopre l’ospite indesiderato a più riprese di strati di carbonato di calcio e conchiolina, detti “nacre” , ed ecco la perla. Questo processo è lo stesso sia per la formazione delle perle naturali, che per quelle coltivate. La sola differenza sta nel fatto che nel caso di quest’ultime il corpo estraneo, che è un nucleo di madreperla con un lembo di tessuto prelevato da un’altra ostrica perlifera dello stesso genere, viene introdotto nel mollusco dalla mano di un esperto…