Nelle sale cinematografiche imperversa il film “Catwoman”, interpretato dalla bellissima Halle Berry ed ecco servito il tormentone dell’autunno 2004: scoppia la mania per il mondo felino, che nella moda si traduce in un ritorno al genere maculato. Come in una sorta di giungla metropolitana nelle città si diffonde l’abbigliamento tigrato, leopardato, pitonato e stampato con gli animali in primo piano.
Il cosiddetto stile maculato ritorna in auge anche se, a dire il vero, grazie a stilisti come Roberto Cavalli questa tendenza non è mai tramontata del tutto.Ma il maculato riproposto in questa stagione autunnale, differisce comunque, da quello visto nelle passate stagioni per la sua particolare declinazione nei colori flou, indubbiamente il must di stagione come nel caso della maglia stretch verde pitonata di Angelo Marani.
La voglia di evadere dai soliti cliché, la voglia di trasgredire, almeno con l’abbigliamento, si sta diffondendo velocemente tra le donne.
Una donna selvaggia, cacciatrice e dominatrice, ecco l’identikit delle cultrici del genere che vestono il maculato.
Questa voglia di anticonformismo è stata percepita dai nomi più importanti della moda con relativo anticipo, basti pensare a Giorgio Armani; lui che ha sempre mantenuto un certo rigore, ha presentato per la stagione autunnale, una collezione dal sapore eccentrico, lasciandosi contagiare da questa strana febbre per le stampe animalier, ma come si dice “solo gli sciocchi non cambiano idea” e il portabandiera dello stile italiano nel mondo che conosce più di ogni altro i gusti della gente, ha pensato bene di cambiare direzione al momento giusto. L’animal print ha contagiato un po’ tutti: Gai Mattiolo ha proposto per la stagione autunnale dei capi stampati dai toni giraffa; ricami e applicazioni floreali fanno la loro comparsa su abiti maculati della collezione autunno-inverno 2004/05 di Angelo Marani. Le stampe animalier le ritroviamo anche nelle collezioni autunno-inverno di Cèline, Blumarine, Jean Paul Gaultier, Moschino, Anna Molinari, Dolce & Gabbana e Just Cavalli.
Ovviamente ogni stilista ci ha messo qualcosa di suo: ad esempio nella versione declinata Just Cavalli va senz’altro citato il top dalle fantasie pitone, un vero e proprio must per trascorrere una notte in discoteca; difficilmente si passerà inosservati anche con il top leopardato proposto da La Perla; anche la stilista fiorentina Sonia Fortuna ha proposto un abito in voilè leopardato con paillettes che non passa assolutamente inosservato, ideale per chi è in vena di conquiste.
Le appassionate del genere possono integrare all’abbigliamento tipico a stampe animalier, anche delle particolari colorazioni dei capelli che i parrucchieri di grido chiamano striature, o meglio, particolari strati dei capelli colorati con nuances color pastello; il risultato è immediato; un look capelli che si sposa a meraviglia con le tonalità maculate in voga nel periodo.
Le stampe animalier danno un tocco selvaggio al look di ogni donna: dai trench ai top, dalle bluse ai giubbini i capi dai toni maculati diventano altamente sexy e iperfemminili.