ROCCO BAROCCO con la collezione uomo autunno-inverno 2005- 06 ha proiettato compratori e buyers in una atmosfera mistica. Un momento di grande eccitazione per i fans di Jim Morrison e dei Doors. Il fantasma di Jim Morrison aleggia nella sala grazie ad originalissime magliette che riportano stampato il suo volto. L’uomo che con le sue canzoni ha infiammato milioni di cuori diventa il manifesto di una collezione che si rifà proprio agli anni ’70, che in particolare evoca lo spirito libertario di quell’epoca. L’uomo proposto dallo stilista napoletano indossa camicie di seta tagliate a laser e rifinite di fili di strass e pietre colorate. Il must della collezione comunque è la pelle, che viene trattata come stoffa: ingualcibile e impermeabile per i giubbotti di vestibilità sartoriale. All’interno di una collezione dedicata a colui che si definiva “Re lucertola” non possono certo mancare le stampe animalier, molto amate dallo stilista napoletano. Non mancano nemmeno i jeans classici ma rivisitati, secondo la tradizione sartoriale tanto cara a Rocco Barocco, infilati dentro anfibi di coccodrillo. Certo l’accostamento di una collezione di capi di abbigliamento a colui che è sempre stato rappresentato come un simbolo dell’anticonformismo è audace ma soprattutto sembra facile riciclare miti. Non mettendo in dubbio il valore tecnico e stilistico di Rocco Barocco, c’è da ritenere una scelta del genere quantomeno imprudente, chissà come l’avrebbe presa Jim Morrison: essere rappresentato da Sergio Muniz?
Altro accostamento ma di diversa entità è quello proposto da DIRK BIKKEMBERGS: lo sfarzo, il lusso dei sontuosi saloni dell’Hotel Principe di Savoia di Milano e il mondo dello sport. Lo stilista di origini tedesche, rimette in discussione il criterio che stabilisce i valori estetici, con una domanda tanto breve quanto profonda: <