E’ questo il caso di Yves Saint Laurent, uno di quelli che hanno scritto le pagine più importanti della storia della moda.
Lui non si è mai definito uno stilista, ma “artigiano, produttore di felicità”. Nato in Algeria nel 1936 da una agiata famiglia francese, insieme a Coco Chanel e Christian Dior ha rappresentato l’eccellenza nello stile.
Iniziò da giovanissimo a lavorare nella moda: all’età di 17 anni cominciò a lavorare per Christian Dior, per poi succedergli alla direzione creativa dopo la morte.
Nel 1962 Yves Saint Laurent lasciò Dior e fondò la sua casa di moda insieme al compagno socio Pierre Bergè.
Nel 1980 fu il primo creatore di moda vivente a godere di una grande retrospettiva del suo lavoro al Metropolitan Museum di New York.
YSL fu il primo ad aver detto addio al vitino a vespa, sostituendolo con lo stile a trapezio, la prima grande rivoluzione nel vestire.
Lui fu anche il primo ad aver osato; chi non ricorda ad esempio lo smoking al femminile?
Per primo, anticipando i tempi, negli anni ’60 capì che l’Alta Moda poteva trarre ispirazione dalla strada.
Fu anche tra i primi a svestire le donna proponendo in passerella abiti dai tessuti impalpabili, dando vita a quello che tutti conosciamo con il termine di “Nude look”.
Tutti i suoi colleghi parlano di lui come un innovatore della moda, un modernizzatore dell’immagine femminile. Ha fatto tutto, o quasi tutto prima degli altri.
Fu sua l’intuizione, diversi decenni fa, di trasferire alcuni capi del guardaroba maschile in quello femminile: il blazer, la sahriana, lo smoking e il trench.
Molte attrici hanno sposato il suo stile diventando poi sue muse. Tra queste, un ruolo particolare nel suo cuore lo occupava Catherine Deneuve che YSL incontrò la prima volta sul set del film “Bella di giorno”; da quel momento in poi il legame tra i due diventò indissolubile. Catherine Deneuve nelle occasioni mondane ha sempre sfoggiato capi firmati YSL.
