A parte la mondanità assunta dall’evento, la collezione Soprani per il prossimo autunno/inverno ha destato un’impressione positiva a tutti. Un genere che come assicurava la maison accontenta proprio tutti. In generale abbiamo visto in pedana un miscuglio tra le tradizioni sartoriali di Francia, Inghilterra e Italia. Secondo Danilo Ortigoza, anima creativa della casa di moda, la filosofia della collezione è ben precisa: “vestirsi non solo per coprirsi, e non solo per essere alla moda, ma anche e soprattutto per comunicare”. Una moda che si sposa benissimo con l’uomo moderno, deciso e dinamico, pronto a distinguersi senza troppi eccessi. Nei tessuti si esibisce un deciso ritorno a quelli raffinati, quasi preziosi e culturalmente maschili come il baby-alpaca, dai colori sfumati e fusi tra loro. Per i pantaloni e giacche un velluto a grandi coste in lana angora stretch. Nella camicia ritorna la praticità e l’intramontabile eleganza del cotone spesso con sofisticati disegni jacquard. I colori sono il nero, il nero-avorio, i grigi melange in cui serpeggia un filo argento, verde scurissimo, in conflitto con un acceso verde smeraldo, quest’ultimo abbinato al nero, specie nei mohair pezzo forte della collezione.A fine sfilata grande emozione con Katia Noventa in abito verde – stile primavera del Botticelli – che ha accompagnato Luciano Soprani tra il tripudio generale.
Luciano Soprani, vestirsi per comunicare
