IL BONDAGE STYLE DI ANDREW MACKENZIE

Ph A.Leonetti
La scenografia della collezione uomo A/I 2005-06 di Andrew Mackenzie, ci riporta col pensiero ai tempi della scuola: si fa vivo in noi il ricordo dell’Inferno descritto da Dante nella Divina Commedia. Certe immagini come quella di alcuni uomini in perizoma chiusi in una gabbia inevitabilmente ci fanno pensare ai dannati descritti da Dante: inchiodati alla loro pena per l’eternità, nondimeno identica sensazione abbiamo provato nel vedere delle donne vestite da stretti abitini in latex, rigorosamente neri, con tanto di frustino che trascinano al guinzaglio uomini seminudi.
Ad altri queste immagini hanno fatto venire in mente i festini dove si pratica solitamente il bondage; una pratica erotica che prevede l’immobilizzazione di una persona con catene, corde, foulard, eccetera, il tutto per dare vita a giochi erotici frutto di perversioni recondite. Una trovata d’effetto tipica di Mackenzie, in totale controtendenza con il mood che si respira nelle altre passerelle milanesi: un uomo che riscopre il classico con qualche accenno allo sportswear. La collezione sembra prender vita nella moderna alcova del Marchese De Sade. Un fascino senza tempo da ufficiale a cavallo, colli in pelliccia dettagli in pelle nera; accostamenti insoliti di materiali , stretch tweed, pesanti panni battuti, lane infeltrite, ricami e intarsi per i decori fetish di giacche e pantaloni. Il must della collezione è rappresentato dalla “bondage t-shirts”, nata per assecondare i desideri di dominazione della sua donna. L’uomo di Mackenzie seduce anche d’inverno mostrando il proprio corpo. Edonista per vocazione, sottolinea la sua silhouette indossando abiti in prezioso raso nero ultra-aderente e non rinuncia al jeans sagomato tipico di Mackenzie. La tavolozza dei colori passa lentamente dal bianco al nero come a rievocare i primi film degli anni trenta.

Articoli correlati

Leave a Comment