Ad altri queste immagini hanno fatto venire in mente i festini dove si pratica solitamente il bondage; una pratica erotica che prevede l’immobilizzazione di una persona con catene, corde, foulard, eccetera, il tutto per dare vita a giochi erotici frutto di perversioni recondite. Una trovata d’effetto tipica di Mackenzie, in totale controtendenza con il mood che si respira nelle altre passerelle milanesi: un uomo che riscopre il classico con qualche accenno allo sportswear. La collezione sembra prender vita nella moderna alcova del Marchese De Sade. Un fascino senza tempo da ufficiale a cavallo, colli in pelliccia dettagli in pelle nera; accostamenti insoliti di materiali , stretch tweed, pesanti panni battuti, lane infeltrite, ricami e intarsi per i decori fetish di giacche e pantaloni. Il must della collezione è rappresentato dalla “bondage t-shirts”, nata per assecondare i desideri di dominazione della sua donna. L’uomo di Mackenzie seduce anche d’inverno mostrando il proprio corpo. Edonista per vocazione, sottolinea la sua silhouette indossando abiti in prezioso raso nero ultra-aderente e non rinuncia al jeans sagomato tipico di Mackenzie. La tavolozza dei colori passa lentamente dal bianco al nero come a rievocare i primi film degli anni trenta.
IL BONDAGE STYLE DI ANDREW MACKENZIE
