E´ una filosofia quella che sfila sulla passerella di Giuliano Fujiwara, il principio tutto nipponico di essenzialità e rigore formale, volumi precisi, tratti cromatici ben definiti, poche le concessioni fuori dalle righe.E´ come entrare in un manga, dove figure incappucciate con colori diversi, si muovono ordinatamente all´interno di un contesto metropolitano.Un po´ sportswear, un po´ citywear, per un uomo senza fronzoli, che privilegia la qualità dei tessuti e la comodità ad un inutile esibizionismo, votato al benessere e all´equilibrio interiore piuttosto che all´ostentazione di sé. Camicie dal taglio classico vengono forate secondo piccole geometrie quadrate che diventano quasi stampe, inserti di fantasie a righe irrompono su classicissimi completi a tinta unita e viceversa.
Unico vezzo strani “grembiuli” di varie lunghezze, tono su tono, stretti in vita, unica concessione alla imperfezione stilistica alcuni capi stropicciati, da indossare singolarmente o in completo.Spiccano nel minimalismo formale qualche accenno di fantasia a pois o a righe, le cuciture colorate di alcuni capi, le giacche con cappuccio calzato in testa.Nessuna stravaganza o provocazione, eppure una piacevole sfilata per una pregevole collezione, in perfetto stile “zen”.