Ogni maglia la sua fibra…

Maglieria e lana costituiscono un’associazione d’idee tanto comune da risultare quasi banale: il tepore che entrambe emanano è tale che spesso capita di sentir chiamare l’indumento come la materia prima. In realtà si dice lana dimenticando che di lana ne esistono tante… Ecco a voi una rassegna delle tipologie più diffuse e più utilizzate dai produttori di maglieria: LANE INGLESI: così definite perchè ricavate da pecore di razze inglesi. Hanno in pratica una denominazione d’origine controllata che viene attribuita a volumi di produzione spropositati rispetto alle capacità produttive della zona d’origine. Le più conosciute sono le lane provenienti dall’arcipelago dell’Shetland, all’estremo nord della Scozia. Si caratterizzano per l’impasto di fibre fini e morbide con fibre più grossolane, che conferiscono loro mano ed aspetto tipici.

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LA MODA DI JACQUELINE KENNEDY COME PEZZO DA MUSEO

L’eredita’ di stile che Jacqueline Kennedy ha lasciato all’ America diventa pezzo da museo: il Metropolitan di New York dedichera’ la sua ”mostra dell’anno” del suo prestigioso Constume Institute alla tradizione di eleganza inaugurata dalla moglie di JFK alla Casa Bianca. La mostra e’ stata presentata alla stampa in occasione della settimana delle sfilate in corso in questi giorni a New York: organizzata con materiale della J.F.Kennedy Library di Boston, celebrera’ il quarantesimo anniversario del debutto di Jackie come First Lady.

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Wella punta tutto sull’emozione

Come è ormai consuetudine del “Cosmoprof” tra gli stand più visitati c’è sempre quello della “wella”, vuoi per la forma dello stand ellittico di enorme impatto visivo, vuoi per il blasone degli ospiti coinvolti: Amadeus abile conduttore degli show wella, Elisa reduce dalla vittoria di Sanremo che ha emozionato il grande pubblico con una toccante interpretazione del suo ricco repertorio. Insomma tanti ingredienti messi insieme per una pietanza dal gusto esplosivo.

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Yoox

Vi è mai capitato di osservare nelle vetrine dei negozi di abbigliamento un capo griffato, per il quale avreste fatto qualsiasi cosa, pur di averlo, ma le vostre risorse economiche non risultavano sufficienti allo scopo…da qualche mese è nato un progetto chiamato yoox.com, che non è altro che un sito specializzato nelle vendite di abbigliamento e accessori online, e fin qui tutto normale, se non fosse per il fatto che www.yoox.com raccoglie le rimanenze di fine stagione, per poi riproporle a metà prezzo sempre!.

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SALDI A GONFIE VELE: SCAFFALI QUASI VUOTI

Lo scaffale si è svuotato e le rimanenze stagionali sono state smaltite. E’ passato un mese dall’inizio dei tanto attesi ribassi e l’andamento delle vendite è più che positivo. Siamo andati a fare un giro al centro della capitale, nella famosissima via del Corso, meta di turisti in versione shopping: c’è già chi, soddisfatto, prepara le vetrine per le nuove collezioni primavera-estate, mentre ancora imperterriti i ritardatari continuano a fiutare le occasioni…quasi tutte le rimanenze sono al 50% anche per l’alta moda e per i “negozi-lusso-sfrenato”, da Gucci a Prada a Fendi.

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MODA: +4, 5 IN CRESCITA GLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI

La moda in Italia ha aumentato del 4,5% gli investimenti pubblicitari nel 2000, raggiungendo la cifra di 824 miliardi di lire. Le proiezioni prevedono un trend analogo nel 2001 che dovrebbe segnare +5%, nonostante le previsioni per il mercato complessivo della pubblicita’ indichino una crescita piu’ contenuta rispetto all’anno passato. Sono questi alcuni dati della ricerca, condotta da ACNielsen Media International, sugli investimenti pubblicitari del settore moda in Italia.

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Cosmoprof 2001 grandi firme

La moda italiana sta attraversando un momento di grazia, a dimostrarlo i numeri del “Cosmoprof” oltre 130.000 visitatori, con un incremento del 10% dei visitatori esteri rispetto alla precedente edizione, un trend in crescita che fa seguito ai record di presenze già registrati per “Pitti immagine uomo” e “Milano moda donna”. Ma vediamo nel dettaglio cos’è successo a quest’ultima edizione del “Cosmoprof”: Innanzitutto i personaggi del jet-set hanno realmente invaso i padiglioni della fiera: Amadeus ed Elisa nello stand della Wella, Andrea Pezzi e Lillo & Greg delle Iene nell’area L’oreal, Walter Nudo nello stand di Spidercut per poi non parlare di Tania Zamparo, Denny Mendez, Gabriel Garko e Sergio Volpini del Grande Fratello che si incrociavano facilmente nei vari padiglioni della “fiera”. Ma soprattutto girando tra gli stand, si respirava aria di affari, specialmente nei comparti dell’estetica professionale e dell’acconciatura. Insomma migliaia di persone alla ricerca dell’ultima novità in fatto di cosmesi e acconciature.

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PIU’ E’ INVECCHIATO… PIU’ FA TENDENZA!!!!

[caption id="attachment_600" align="alignleft" width="138"]Agent Provocateur stili anni’40[/caption]Ha la parvenza di “essere vissuto”…il jeans che quest’anno va di moda tra i giovani e non solo! Sì, perchè sembrerebbe usurato, ma in realtà è solo “trattato” o strappato e ricucito, rattoppato, macchiato, non rifinito appositamente: così vuole la tendenza del nuovo millennio. “Trasandatezza” e “look trash” sono le parole d’ordine che insieme a “Metallaro” formano connubi di dubbio gusto.

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Paris collection

Si chiama “Paris collection” la nuova collezione moda colore primavera estate 2001 presentata da L”Orèal Professionel in occasione del cosmoprof 2001. Una nuova linea ispirata alla quotidiana frenesia che si respira nella capitale francese. Una collezione che sintetizza: portabilità e chic impertinente. Eleganza sottile e audace provocazione, che traducono in tendenza una versatilità tutta parigina. Tre i colori protagonisti nero, oro e rosso.

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LA CRAVATTA NELLA STORIA DELLA CROAZIA

L’azienda “Potomac” di Zagabria tiene alto il nome della prestigiosa cravatta Croata, realizzata con diverse tecniche di tessitura ed utilizzando seta esclusivamente italiana. La cravatta è un accessorio nato in Croazia, da qui deriva anche il suo nome. I guerrieri Croati indossavano un antenato dell’attuale cravatta già nel XVII secolo. Un fazzoletto particolare che fasciava il collo, così come scrive Francoise Challe nel “Le grande historie de la cravate” (Parigi, 1994).

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