ANTONIO MARRAS PE 2007

collezione A.Marras
C’è sempre una favola, una storia da raccontare, un percorso idilliaco nelle collezioni di Antonio Marras.
Lo stilista sardo, a dieci anni dal suo esordio, mantiene inalterato tutto il suo entusiasmo, incurante del tempo che passa, anzi, sembra essere afflitto dalla cosiddetta sindrome di Peter Pan, così come candidamente ci confessa: “Da quando ho mosso i primi passi in questo affascinante mondo non è cambiato nulla, ogni volta rivivo l’emozione della prima sfilata, forse peggio della prima. Ho le stesse paure che si sono moltiplicate col tempo, le stesse emozioni della prima volta. Ho anche lo stesso entusiasmo di dieci anni fa, forse un po’ di più. Sono solo un po’ più vecchio ma non voglio diventare adulto”.
Dopo dieci, viene da dire, che lo stilista sardo mantiene inalterato il suo smalto creativo. Tutta la collezione donna primavera-estate 006 è una visione onirica.
Come nella migliore tradizione Marras, lo stilista si è ispirato per questa collezione alle jane; fate dalle dita sottilissime e delicate, capaci di tessere sontuosi abiti di lino e broccati, magnifici arazzi e delicati scialli trapuntati con fili d’oro e d’argento. Queste fate della tradizione sarda compaiono ogni 300 anni e vivono in un luogo segreto chiamato Monteoe.
Da qui una collezione da mille e una notte. In passerella si sono visti abiti dai tessuti preziosi impreziositi da ricami e strass, abiti con strascico, tessuti ultra leggeri velatamente trasparenti, abiti kimono e poi pezzi del guardaroba maschile arricchiti dalla classica cravatta.
Nella collezione non mancano abiti ad effetto optical, dati dal giusto abbinamento tra bianco e nero, senz’altro uno dei must della prossima stagione estiva.
La tavolozza dei colori è caratterizzata dai pastello come il rosa cipria, il beige e il verde chiaro. Con molti accenni al dorato e l’argentato.

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