È questa la sfida di Enzo Fusco nuovo direttore creativo della Lancetti, costruire su un campo totalmente sgombro un nuovo stile della quotidianità. L’ispirazione militare che nel 1963 a Palazzo Pitti consacrò la firma di Lancetti nel gotha della moda, viene rielaborata da Enzo Fusco in termini di attualità e creatività. Pertanto un geniale intruglio tra divise militari ed etnie asiatiche: pastrani a trapezio con ricami e cuciture tribali, cappotti filiformi con martingala e lavori di impuntura che distillano “nel punto” la tradizione sartoriale. Mini kaftani sotto completi a pantoloni con blazer chiuso da un solo bottone. Insomma la linea rigorosa dell’uniforme e il volo della fantasia nei ricami d’Alta Moda. Cappotti avvitati con tracce di gradi abbinati ad abiti in piume sovradecorate da pilette e goccioline di vetro. Di pregevole valore gli accessori che hanno accompagnato la collezione: stivali in pelle che variavano dal classico nero al color caffè, cinture a fascia ed inserti di pelliccia. Una collezione che riporta agli antichi fasti un marchio storico della moda italiana, questo si deve all’innesto del rivoluzionario direttore creativo che valorizza le doti artistiche di Pino Lancetti, sarto ma anche pittore. Ai bordi della passerella non passavano inosservati gli ospiti: da Susanna Messaggio a Danny Quinn, da Federica Fontana a Silvia Rocca, sorella della celebre Stefania; immancabile anche Marta Marzotto accompagnata dalla nipote, Beatrice Borromeo, già apprezzata indossatrice in erba.
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