In una sala buia, dentro teche di vetro, conservati come pezzi da museo sono state adagiate le creazioni Haute, disegnate da Vincenzo Cotiis, abiti delicati, riassemblati e riciclati, in una parola vintage e recycling. I colori? Rosa tea e grigio, tonalità invecchiate e logorate dall’usura e dal passare inesorabile del tempo: pantaloni, casacche, collarini fatti di pelle con lunghi fili di perline e pietre, bustier di altri tempi, trench realizzato in pelle di serpente. Un’immagine delicata e senza tempo, quasi eterea e immobile nell’inesorabile passare degli anni, un’istantanea di vecchi ricordi: questa la sensazione, l’emozione che ha trasmesso la performance e i suoi abiti, nostalgia, nostalgia, nostalgia…
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