Frankie Morello donna AI 2011-2012
{jcomments on}C’è la crisi? Ci sono focolai di guerra qua e là? Fa niente, la moda si è stancata di piangersi addosso e gli stilisti vogliono guardare al futuro con rinnovato entusiasmo. Lo possono affermare a gran voce Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti i due designer del marchio Frankie Morello che, con la collezione donna per l’autunno-inverno 2011-2012, hanno rievocato gli anni ’50, quelli della ricostruzione, quelli dei primi segnali di benessere. E se, come si dice, tre indizi fanno una prova, gli elementi per pensare ad un rinnovato ottimismo ci sono tutti: i colori, come il giallo e il rosso; i bagliori dell’oro; e l’ironia dei bigodini lasciati sui capelli delle modelle, tanto per rievocare l’atmosfera spensierata che si vive nei saloni di bellezza. Il giallo è il primo protagonista della sfilata; per alcuni momenti con i total look monopolizza l’intera passerella. Ma anche l’oro ha fatto la sua parte con abiti che sembravano disegnati apposta per principesse arabe. Come dicevamo sono tanti i richiami agli anni Cinquanta, soprattutto quando in passerella sfilano abiti dai tagli sartoriali tipici di quell’epoca. Gli stessi stilisti lo confermano: “Gli anni Cinquanta per noi rappresentano il momento massimo dell’eleganza, assolutamente irripetibile e irragiungibile. L’idea è stata quella di iperdecontestualizzarli – proseguono Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti –, mixando le citazioni pure alle divagazioni, nelle forme, nei volumi, nei materiali e giocando attorno ai concetti di maschile e femminile“. In effetti, nella collezione ci sono tanti elementi cari alla tradizione maschile come ad esempio: la cravatta. Ma anche diversi cappotti visti in passerella richiamano alla mente il guardaroba maschile. L’intera collezione è un perfetto mix’n’match tra maschile e femminile, che dà vita ad originali sperimentazioni. La femminilità riemerge negli accessori come nei decollète con plateau, assoluti protagonisti della collezione e nelle trasparenze stile vedo non vedo.
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