DIESEL : MODA E MECENATISMO

Moda e arte, un connubio sempre più frequente e intenso. Fondazioni che portano il nome di importanti case di moda, come Prada o Trussardi, stilisti che promuovono le opere di artisti e designers nei propri spazi, come Armani o Ferrè. Diesel, come da suo costume, va’ oltre aprendo i propri store a giovanissimi artisti dallo stile sperimentale.
Si chiama “RANDOM, arte varia”, la mostra inaugurata il 17 novembre nel Diesel Store di Firenze, seconda tappa di un tour iniziato con successo qualche settimana fa a Roma e che si protarrà fino al 18 dicembre.
“Random”, questo il filo conduttore dell’esposizione, questo il tema su cui gli artisti erano invitati a dare libero sfogo alla propria fantasia interpretativa.
Due i creativi ospitati a Firenze, Sandra Virlinzi, catanese di nascita e milanese d’adozione, cresciuta artisticamente con il gruppo Ultrapop e Lomo.
Arte metropolitana che si adatta all’ambiente la ospita, che diventa quinta teatrale in continuo movimento, che si mescola agli abiti dalla forte connotazione streetwear della Diesel e che esprime con forza la tensione emotiva, l’incertezza, il caos, ma anche la creatività di una generazione e della realtà quotidiana nella quale vive.
Non più e non solo musei, non più e non solo spazi d’elite aperti a pochi privilegiati, luoghi di cultura lontani dalla realtà giovanile.
Diesel porta “l’arte in strada”, rendendola accessibile, sdrammatizzandola, così come ha fatto con la moda, proponendo un nuovo concetto estetico e culturale.
La moda sposa la strada, la strada sposa l’arte, l’arte sposa la moda. Bella iniziativa!

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