CONTAMINAZIONI STREET PER L’UOMO GIGLI

Eminem e 50cent, mini-pipe e sk8ters: questo lo scenario underground, l’atmosfera dei bassifondi newyorchesi che ha accolto, il 25 giugno, gli accaldati visitatori alla Fabbrica del vapore, a Milano, giunti per assistere in anteprima alla nuova collezione Gigli uomo per la primavera-estate 2004.
Un moderno Corto Maltese, un viaggiatore contemporaneo, un dandy del 2000 che rompe le convenzioni andando contro corrente, che osa mischiare fantasie e tagli diversi: così l’uomo che sceglie di vestire lo stile Gigli può spaziare tra montgomery oversize da abbinare a pantaloni a sigaretta, stretti alla caviglia o a righe ma arricchiti da graffiti bianchi, completi verde kaki o sabbia, rossi o blu abbinati a cravatte a fiori anni ’70 da portare su camicie a fantasia, i cui polsini uscivano rigorosamente dalle maniche della giacca; bretelle per reggere pantaloni scampanati dagli inserti floreali, abbinati a camicie leggere da osare lasciando il petto scoperto; larghi e colorati bermuda da portare con mini bomber alla vita. Che dire, l’uomo proposto da Gigli è determinato ed eclettico, un cittadino del mondo, un sognatore sicuro di sé, in una parola, l’uomo che ogni donna vorrebbe avere accanto.

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