AIGNER E LA PERLA

Creazione Aigner
Il rapporto tra donne e cavalli è sempre stato molto forte, e questo da AIGNER lo sanno bene, dal momento che a rappresentare il marchio c’è un ferro di cavallo. L’azienda tedesca specializzata negli accessori da qualche anno si è affacciata nel pret-à-porter con ottimi risultati, grazie soprattutto alla vena creativa di Ines Valentinitsch cui è stato affidato il compito di disegnare gli abiti. La collezione presentata a Milano Moda Donna è un ritorno alle origini, dove un’attenzione maniacale è dedicata agli accessori che rimangono il punto di forza della griffe. In passerella: pantaloni stretti con le toppe in evidenza, infilati in altissimi stivali; giacchine intere e tute di seta arricchite con stampe che riportano alla mente l’equitazione, stesso tema ripetuto anche sui tailleur. Il piccolo ferro di cavallo, cui è riconducibile Aigner, campeggia a mo di fermaglio su gonne e bluse da sera. In passerella ha sfilato, con l’eleganza di sempre, la modella siciliana Eva Riccobono.

La Parigi dei primi anni ’70 e il film che in quell’epoca fece gridare allo scandalo “Ultimo tango a Parigi”, hanno ispirato la collezione autunno/inverno 2004/05 firmata LA PERLA. In alcuni momenti guardando le modelle, come in un flashback, sembra riaffiorare l’immagine di Maria Schneider, grande interprete di quella pellicola. La collezione è tutta un richiamo a quegli anni: cappe e giacchine di volpe stampata a macchie, vestitini stampati a fiori con balze di chiffon, per poi non parlare degli ampi pantaloni di velluto. La versione serale non è da meno: lacci di strass multicolor applicati ad abiti in jersey nero, il tutto, come tradizione vuole, con ampi spacchi che lasciano intravedere la lingerie, ma non è tutto, è proprio uno spettacolo vedere degli abitini costruiti intorno al reggiseno a balconcino, insomma, anche nel pret-à-porter sono tanti i richiami all’intimo che ha reso celebre il marchio nel mondo.

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