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Inaugura la kermesse di Milano Moda Donna f/w 2004 e lo fa in grande stile: prima apparizione ufficiale nel calendario milanese per Evisu, marchio cult del denim nipponico, al secolo Hidehiko Yamane. E’ il designer in persona ad aprire la sfilata, calcando la passerella con indosso un trench, giacca in velluto rosso, stivaloni da cavallerizzo e pant sotto il ginocchio. L’Evisu girl è alternativa e d’avanguardia, di matrice decisamente british. Indossa pantaloni con cinghie, bande, rigorosamente sotto il ginocchio, dallo spirito army. Aggressiva e combattiva, la donna si veste con tute, abitini e top camouflage, si muove indisturbata tra l’urban wear e lo sportswear: va a caccia, a pesca (con tanto di canna da pesca), a cavallo: tute con cappuccio, salopette, micro-abitini in felpa, giacche minute e gilet, kilt quadrettati. Il jeans, capo di battaglia della griffe, è grigio, nero e stretch.
La sensazionale Amanda Moore, dell’agenzia Next Model Management, ha un look che non si dimentica. Dopo l’ingresso in Next, quattro anni fa, Amanda ha lavorato con impegno per lasciare il segno nel mondo delle modelle. È comparsa sulla copertina di varie riviste di alto profilo, in particolare Vogue Italia, fotografata da Steven Meisel; è stata la protagonista di servizi per Vogue Francia, Harper’s Bazaar e Allure, e pubblicazioni di tendenza come Numero e Pop. La sua immagine è stata immortalata dai più importanti fotografi del settore: Meisel, Inez Van Lamsweerde,…
Continua a leggere6.622 visitatori hanno affollato gli spazi del White, salone internazionale dedicato a tendenze moda e stilisti emergenti, durante gli ultimi giorni delle sfilate milanesi al Superstudio Più, in Via Tortona. Un’affluenza del 34% in più rispetto allo scorso anno. Forse complici le enormi poltrone bianche presenti all’interno dello spazio, oasi di riposo per i visitatori travolti nel tran tran delle passerelle milanesi, il White Cafè, o probabilmente la rigenerante area White Relax (in collaborazione con Evian, un vero e proprio centro benessere con tanto di massaggi personalizzati), sta di fatto…
Continua a leggerePetra Nemcova, candida bellezza dell’est europeo è la nuova ragazza-copertina dell’annuale numero di “Sports Illustrated” dedicato ai costumi da bagno. Non è il primo caso che una ragazza originaria dell’ex Cecoslovacchia riesca a conquistare la copertina del periodico sportivo più importante degli Stati Uniti. In passato avevano già conquistato la copertina della rivista patinata americana: Paulina Porizkova e Daniela Pestova. Alla domanda di un giornalista: ” Com’è possibile che tre ragazze della ex Cecoslovacchia siano riuscite, in così poco tempo, a conquistare una copertina così ambita?”
[caption id="attachment_2215" align="alignleft" width="160"]Nella foto collezione Blunauta A/W 2002/03[/caption]Il gruppo Balloon Spa che controlla Blunauta, ha varato nel mese di dicembre un aumento del capitale sociale per 17,5 milioni di euro nonchè un nuovo piano di sviluppo triennale che prevede l’apertura di nuovi punti vendita diretti Blunauta sia in Europa che negli Stati Uniti per un investimento totale pari a circa 25 milioni di euro. In particolare il gruppo romano intende rafforzare la propria visibilità nel mercato spagnolo e statunitense dove già opera con successo. Le reazioni e l’accoglienza riscossi da Blunauta Usa nel periodo natalizio porteranno l’azienda di Piazza di Spagna a proseguire nello sviluppo di ulteriori punti vendita negli Stati Uniti.
[caption id="attachment_2213" align="alignleft" width="150"]Nella foto collezione House of Jazz[/caption]Londra è ormai considerata la culla nelle nuove tendenze, laboratorio per eccellenza di nuove contaminazioni, fucina dove tutto è sperimentazione, tutto è futuro, in largo anticipo sui tempi che verranno. Anche l’ultima edizione di “London Fashion Week” ha mantenuto il target delle precedenti edizioni. Da un capo all’altro della città si sono viste collezioni sperimentali e avveniristiche ma il must dell’ultima edizione della moda londinese è stata la riproposizione della moda anni 60′, stile Mary Quant per intenderci, come si è visto, in particolare, sulle pedane di Clements & Ribeiro e Elspeth Gibson. I primi hanno presentato una collezione macchiata di colore, in chiaro stile pop art, per certi aspetti lolitesca, dove giovani donne dal sorriso malizioso, tra loro, la figlia d’arte Elisabeth Jagger, indossavano con disinvoltura delle mini gonne vertiginose con linea ad A. Anche Elspeth Gibson contagiata dalla moda sixties ha portato in passerella un guardaroba languido e femminile con degli abiti da sera che rievocano gli anni della dolce vita, tanto taffeta, velluto e chiffon, ma soprattutto, tante mini gonne a confermare una tendenza comune a molti designer.
[caption id="attachment_2276" align="alignleft" width="145"]Roberto Cavalli[/caption]Ai nastri di partenza la maratona della moda italiana, migliaia di compratori e giornalisti si preparano ad affrontare nove giorni di sfilate, presentazioni ed eventi. L’impresa si presenta ardua, basti solo pensare alle sfilate ufficiali in programma ben 103, ma alla fine, i nostri riusciranno a portare a termine la difficile gara. A parte le analogie con una competizione sportiva, sarà veramente dura riuscire a stare dietro a tutti gli eventi in programma, soprattutto se si considerano le sovrapposizioni, ma come ha tenuto a sottolineare il Presidente di CNMI Mario Boselli, “questa è una situazione che si verificherà sempre più spesso”. Quindi armiamoci e partiamo, ad aprire la settimana più lunga della moda italiana uno degli stilisti che in questi anni hanno meglio impressionato la critica, Yamane, fondatore di Evisu, marchio cult del denim nipponico, alla sua prima apparizione ufficiale nel calendario delle sfilate milanesi. Un’altra novità in programma è la sfilata di Aigner, nota griffe tedesca specializzata negli accessori, che ha scelto come designer Ines Valentinitsch.
Debutti sulle passerelle di Milano Moda Donna f/w 2003-2004. E’ la volta del designer persiano Farhad , al suo “first round”, come annuncia l’invito con guantone da box con tanto di garza, lacci e cerotto per la medicazione. Eccentrico l’allestimento della sfilata: una pedana-ring, con una testimonial d’eccezione: la pornodiva Eva Henger, che fa il suo ingresso in passerella con un abito lungo in pelle intarsiato a disegni floreali. Ha inizio un vero e proprio match: ad arbitrare i due boxers, che rappresentano rispettivamente Usa e Iraq, c’è il pugile professionista nonché giovane star del cinema italiano Piero Maggiò. Uno sguardo polemico sui venti di guerra attuali sulla passerella del giovane designer, che decreta al termine del combattimento “né vinti né vincitori”. In passerella donne moderne, grintose, con occhi truccati a mo’ di duellanti appena scese dal ring: violacei, lividi, rossi, dalle sfumature grigie ed inquietanti.