{jcomments on}Che non esista un canone di bellezza universale è cosa risaputa, ognuno di noi, a modo suo, da una interpretazione personale della bellezza. Profetiche, in tal senso, le parole di Raoul Bova, giurato alla finale di Miss Italia 2016: ‹‹Non esiste una bellezza ideale…››. Quindi inutile polemizzare sul fatto che, forse, la vincitrice dell’edizione 2016 di Miss Italia non sia proprio la più bella. Scordiamoci, quindi, delle polemiche di Mara Venier che dalla giuria dei personaggi dello spettacolo polemizzava fortemente sull’eliminazione di una delle concorrenti. Alla fine ha vinto la più bella; ha vinto colei che, secondo il televoto quindi la giuria popolare, incarna al meglio la bellezza tipica italiana: Rachele Risaliti. 21 anni toscana, grandi occhi verdi, sguardo magnetico che ha conquistato i favori della giuria.
Chi si occupa di moda dice che: dall’alto del suo metro e settantasette centimetri e col fisico snello che si ritrova ha tutti i numeri giusti per poter calcare le passerelle più importanti. Intanto dalle prime battute a caldo lei dice di non voler abbandonare per nessuna ragione i suoi studi universitari: è studentessa in Fashion Marketing Management al Polimoda di Firenze. Le altre concorrenti la descrivono come una ragazza alla mano e molto semplice. Rachele riporta la corona di più bella d’Italia in Toscana dopo vent’anni dalla vittoria di Denny Mendez. Alle sue spalle si è classificata seconda, ed è questa la novità più importante dell’edizione 2016 di Miss Italia, la salernitana Paola Torrente, finalista per la nuova sezione “curvy”. Segno inequivocabile che i tempi sono cambiati e anche i canoni della bellezza. Non esiste più una linea di demarcazione netta tra le bellezze filiformi degli anni ’80 e ’90 e le bellezze formose taglia 46 che spopolano nei giorni nostri.